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1 | Sul conflitto

L'editoriale di presentazione del primo numero di Prismag e una selezione di articoli sfogliabili. La versione completa è disponibile per gli abbonati

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Editoriale di presentazione (di Francesco Stati)

Il ventunesimo secolo, o l’era della conflittualità. Rotta l’illusione che la Storia fosse davvero finita con la Guerra fredda, come teorizzava negli anni Novanta il politologo Francis Fukuyama, ci siamo svegliati un anno e mezzo fa con la guerra tornata alle porte dell’Europa, settant’anni dopo. Ieri la Russia di Putin attaccava l’Ucraina; oggi, nel vicino Oriente, facciamo i conti con la recrudescenza di un conflitto mai risolto che non solo riguarda la Terra promessa e chi la abita, ma attraversa e spacca tutti noi, schierati in fazioni opposte.

A complicare un quadro già complesso ci ha pensato l’avvento dei social media. Degenerazione algoritmica dei social network, nati per unire persone altrimenti lontane, le creature dei vari Musk, Zuckerberg e soci hanno preso in ostaggio cittadini, istituzioni e giornali: amici fraterni che si dividono sulla questione palestinese a colpi di storie Instagram, politici che si prendono a male parole su X, direttori di testata che dileggiano avversari usando un lessico da quarta elementare su Facebook, profili falsi costruiti ad arte per seminare odio e zizzania in tutta la rete. In mezzo a questa carneficina, tra foto di corpi irrealisticamente belli e bullismo online che si fa sempre più reale, ci sono le persone, ci siamo noi. E nelle crepe, nelle ferite aperte dai conflitti si infilano mali invisibili le cui conseguenze possono essere fatali. «Abbiamo frammentato», per dirla come il rapper Marracash nel suo Noi, loro, gli altri; non è detto che questa tendenza all’atomizzazione sociale sia reversibile.

Questo numero di Prismag (il primo) prova a rimettere insieme i pezzi di un quadro così poco rassicurante. Lo fa con oltre 150 pagine di storie, interviste, grafiche, notizie che non leggerai altrove. Lo fa sotto le Feste, un periodo dell’anno dove le divisioni si stemperano sotto un albero addobbato, seduti in famiglia davanti una tavola imbandita. In un contesto sempre più preda del caos, crediamo che sia fondamentale fermarsi, leggere, informarsi sui molteplici conflitti che ci circondano. Obiettivo, non finire nel tritacarne della conflittualità, provando a fare ordine con approfondimenti, interviste, storie. Fare luce sulle fratture della società, sulla narrazione delle guerre guerreggiate e su quelle combattute in rete, oltre che su quelle dentro di noi.

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