0,00 €

Nessun prodotto nel carrello.

0,00 €

Nessun prodotto nel carrello.

L’in-sostenibilità virtuale del cinema

spot_imgspot_imgspot_imgspot_img

Un blockbuster americano inquina quanto dieci lanci di un razzo Falcon 9 di SpaceX. Hollywood tenta la via digitale per ridurre l’impatto sull’ambiente. Un report dell’Ucla fa luce sull’effettiva percorribilità del sentiero 

Articolo a pagamento

Lo sappiamo: il paywall è odioso.
Ma il nostro giornale vive solo grazie ai suoi lettori.
Per questo alcuni nostri articoli, come questo, sono riservati a chi acquista la nostra rivista e si abbona. Diamo ai nostri abbonati la rivista completa, con notizie originali e fonti e voci esclusive.
Cerchiamo di essere più indipendenti possibili perché crediamo che solo così possiamo garantire ai lettori un'informazione priva di condizionamenti.
Se anche tu credi nella nostra missione, unisciti a noi acquistando una copia o abbonandoti al progetto!

Se hai già acquistato il numero o una collezione, accedi qui.

Articoli correlati

La tutela ambientale nel diritto italiano

La consapevolezza della necessità di tutelare l’ambiente sta lentamente prendendo piede in Italia e all’estero. La Costituzione italiana, a seguito della riforma costituzionale del 2022, prevede e riconosce questo tipo di tutela come diritto fondamentale

Come amministrare un’alluvione: i comuni e i disastri ambientali

Gestire la burocrazia, far quadrare i conti, percorrere quindici chilometri per chiamare un elicottero, evitare un’aggressione fuori dal municipio o imparare a manovrare un gommone. Il racconto di alcuni funzionari nell’epoca del cambiamento climatico

Greenyl dimostra che combattere l’inquinamento discografico è possibile

Terenzi Srl, azienda leader nella progettazione e nella lavorazione dei metalli e delle materie plastiche, ha lanciato Greenyl: l’alternativa a basso impatto ambientale che mancava nel panorama discografico italiano

L’ambientalismo è donna

In un mondo in cui la popolazione ha ancora bisogno di essere sensibilizzata sulla questione ambientale, emerge una disparità di genere molto diversa dalle altre. Questa volta non a sfavore delle donne

«La mia generazione non crede in niente»

Alessandro Marzullo e la sua opera prima, Non credo in niente, raccontano il disagio di ventenni e trentenni ostracizzati dalla società. Il film, grande successo di pubblico, girerà l’Italia fino all’estate prossima. Ma il regista guarda già al futuro: «Sto già lavorando a due nuovi progetti: vedrete nel 2024»