0,00 €

Nessun prodotto nel carrello.

0,00 €

Nessun prodotto nel carrello.

Il nostro struggle: il segno indelebile della profilazione razziale 

spot_imgspot_imgspot_imgspot_img

«Quando vado in stazione a Milano so che sarò controllato»: è la testimonianza di un ragazzo del collettivo Immigrital1 di origini marocchine. Secondo l’Ecri, la profilazione razziale da parte delle forze dell’ordine in Italia è parte «di un discorso d’odio spesso incontrastato». La conferma arriva dal caso della morte di Ramy Elgaml

Articolo a pagamento

Lo sappiamo: il paywall è odioso.
Ma il nostro giornale vive solo grazie ai suoi lettori.
Per questo alcuni nostri articoli, come questo, sono riservati a chi acquista la nostra rivista e si abbona. Diamo ai nostri abbonati la rivista completa, con notizie originali e fonti e voci esclusive.
Cerchiamo di essere più indipendenti possibili perché crediamo che solo così possiamo garantire ai lettori un'informazione priva di condizionamenti.
Se anche tu credi nella nostra missione, unisciti a noi acquistando una copia o abbonandoti al progetto!

Se hai già acquistato il numero o una collezione, accedi qui.

Articoli correlati

Migranti, Ong e violenza. «Così Trump ha trasformato l’accoglienza in paura»

Il confine tra Messico e USA è sempre più pericoloso. Lo racconta Dora Rodriguez, una migrante salvadoregna che da oltre quarant’anni vive a Tucson, Arizona, lavorando come assistente sociale e prestando soccorso alle persone che cercano di oltrepassare la frontiera

14 | Sulla repressione

L'editoriale di presentazione del quattordicesimo numero di Prismag. La versione completa è disponibile per gli abbonati

Vulnerabilità e diritti: perché in Italia discriminiamo ancora donne e migranti

Per donne e migranti esercitare una vita politica attiva è rischioso e può significare mettere a rischio la propria incolumità. Anche in Paesi democratici

La trappola della povertà che reprime il potenziale umano

Disuguaglianze, debito e politiche fiscali inique alimentano la repressione che imprigiona milioni di persone nella povertà. Un viaggio nelle radici di un sistema che ostacola il progresso e premia il privilegio

La Consultoria: il valore degli spazi transfemministi

A Padova la chiusura di un consultorio pubblico nel 2019 ha sollevato interrogativi sul futuro degli spazi dedicati alla salute e al benessere collettivo, soprattutto delle donne. Da quella chiusura è nata la Consultoria, un luogo di riappropriazione e autogestione, sgomberata a dicembre per far posto a un progetto di co-housing. Come si può rispondere ai bisogni sociali ed evitare che esperienze di cura collettiva come questa non vadano perse?