I due candidati alla vicepresidenza degli Stati Uniti non potrebbero essere più diversi tra loro. Tim Walz è un rappresentante del progressismo, mentre J.D. Vance è un trumpiano (seppur convertito) di ferro. Eppure, qualcosa li accomuna: le loro origini. Entrambi provengono dal Midwest, quella parte di Paese stretta tra la costa est e quella ovest che fino alla metà del Novecento era considerata leader nella produzione industriale americana, per poi entrare in una spirale di declino inesorabile fatta di disoccupazione, disagio, dipendenze, spopolamento e violenza. È proprio da questo stesso contesto che provengono i due candidati, entrambi molto orgogliosi delle loro radici.
J.D. Vance: la rabbia hillbilly del vice di Trump
Tra i due aspiranti vicepresidenti, quello più conosciuto è senz’altro J.D. Vance. Classe 1984, è autore del bestseller Elegia americana, un’autobiografia del suo passato tra Ohio e Kentucky, fedele descrizione di un Midwest selvaggio e orgogliosamente hillbilly, un’espressione traducibile con buzzurro. Dopo un’infanzia difficile caratterizzata dalle dipendenze della madre, Vance si arruola nei Marines e ottiene una laurea in legge a Yale, lavorando al fianco di grandi joint ventures come quella di Peter Thiel, co-fondatore con Elon Musk di PayPal. La folgorante ascesa politica di J.D Vance tra i repubblicani coincide con un cambiamento radicale delle sue opinioni: se nel 2016 comparava Trump a Hitler, nel 2022, in occasione della sua corsa al Senato, difendeva a spada tratta il tycoon, appoggiando le sue accuse di brogli elettorali relativi alle presidenziali del 2020.
Per descrivere Vance e la fetta di elettorato repubblicano nel Midwest si può prendere in prestito la dedica del programma dei repubblicani per le elezioni del 2024: il documento programmatico del GOP è dedicato agli «uomini e alle donne dimenticati d’America». A questo proposito J.D. Vance sostiene che, a forza di dedicarsi alle minoranze residenti nelle grandi metropoli costiere, il governo federale si sia dimenticato di quei cittadini bianchi dell’America profonda e rurale. Anche per questo Vance incarna una nuova visione della dottrina America First di Trump: sostiene che i trattati di scambio e l’immigrazione clandestina colpiscano soprattutto quei lavoratori bianchi non qualificati che si stanno arrendendo di fronte agli effetti indesiderati della globalizzazione.
Tim Walz, il padre di famiglia al fianco di Harris
Per rispondere alla nomina di Vance e per dare più profondità alla candidatura di Kamala Harris, considerata espressione dell’America costiera e ricca, i democratici hanno scelto come candidato vicepresidente il governatore del Minnesota Tim Walz. Nato in Nebraska 60 anni fa, ex insegnante, coach di football e militare, Walz fa politica dal 2007, quando viene eletto alla Camera dei Rappresentanti per il Minnesota, Stato di cui diventerà governatore nel 2019. La sua esperienza governativa è segnata dai moti legati all’omicidio di George Floyd, avvenuto nel maggio del 2020 proprio a Minneapolis, e dall’approvazione di leggi che prevedono la legalizzazione della cannabis, il sostegno al diritto all’aborto e la gratuità dei pasti scolastici in tutto il Minnesota.
Idolo dei social media con migliaia di followers, Tim Walz è l’incarnazione di un modello di mascolinità diametralmente opposta a quella di Trump. Il governatore del Minnesota si mostra infatti come un padre di famiglia che non nasconde i problemi di infertilità avuti nel passato (arrivando a ricorrere alla fecondazione intrauterina) e sostiene attivamente i diritti civili e sociali. In questo senso, la visione politica di Walz viene ben sintetizzata da una frase pronunciata durante il suo discorso alla convention democratica dello scorso agosto: «In Minnesota rispettiamo i nostri vicini e le scelte personali che fanno, anche se non le condividiamo».
Il dibattito tra i due candidati, programmato per il 1 ottobre, sarà fondamentale per capire chi tra democratici e repubblicani avrà la strada spianata per ottenere i voti di quell’America dimenticata a cui Tim Walz e J.D. Vance vogliono disperatamente parlare.